Confetti
La bomboniera ed i confetti sono tra i simboli caratterizzanti il matrimonio.
La bomboniera ha un duplice significato: da una parte funge da ricordo, da simbolo del giorno delle nozze trascorso insieme, dall'altra è un modo per ringraziare tutti gli invitati della loro presenza e dei loro doni.
Di norma la bomboniera contiene un bigliettino con i nomi degli sposi (prima quello della sposa, mai i cognomi) e un numero dispari di confetti, ciò indivisibile come il matrimonio. Generalmente il numero di confetti presenti nel sacchettino è di 5, pari alle doti indispensabili di un buon matrimonio:
- · Salute
- · Felicità
- · Fertilità
- · Longevità
- · Ricchezza.
I confetti sono da sempre simbolo di prosperità felicità e abbondanza.
Sin dall'antichità era consuetudine propiziatoria e di buon augurio che gli invitati portassero agli sposi mandorle, noci, tutti i tipi di frutta secca o piccoli dolciumi tipici dei loro luoghi.
I confetti iniziarono a diffondersi tra i nobili di corte solo dopo la scoperta delle Indie, a seguito della quale si cominciò ad importare lo zucchero, con cui farmacisti di corte iniziarono a rivestire le mandorle e a creare questi piccoli e famosissimi dolcetti. Contestualmente alla diffusione dei confetti tra le classi più abbienti, cambiò anche l'abitudine di chi li donava: non più gli invitati agli sposi, ma questi stessi come regalo ai loro ospiti.
La letteratura francese del XIV secolo cita confetti al sapore di rosa, muschio e violetta. Si narra inoltre che fossero molto apprezzati da Napoleone, Luigi XIV e dalla regina Elisabetta.
Intorno al 1400 ogni ricevimento di gala doveva prevedere su ciascun tavolo ricche coppe contenenti confetti.
In Italia la fabbricazione dei confetti nacque a Sulmona nel XV secolo, in cui ancora oggi si può visitare il "Museo dell'arte e della tecnologia confettiera".
Il termine bomboniera deriva dal francese bon bon, ed era un piccolissimo prezioso contenitore, di confetti e non solo, che donne e uomini nobili portavano con sè esibendolo con orgoglio. Era di gran moda, cesellato da abili orafi, quasi un'opera d'arte da ostentare. Era quindi un oggetto talmente importante che accompagnava lieti eventi come nascite, matrimoni e festeggiamenti.
Fu quindi diffusa nell'Ottocento, epoca in cui, con l'introduzione della produzione industriale, divenne un oggetto meno costoso e prezioso, quindi accessibile a tutti.
Anche Manzoni cita le bomboniere come dono per le monache per festeggiare i voti: questa consuetudine è in uso ancora oggi.
Da allora è contenitore di confetti per tutte le occasioni di festa: non solo per i matrimoni quindi, ma anche per comunioni, cresime, battesimi, lauree, nozze d'argento, d'oro e di diamante.